Ghostbusters Legacy, diretto da Jason Reitman, è il terzo capitolo (se non si conta il Ghostbusters al femminile) dell’omonima saga che ha reso famosi in tutto il mondo i mitici Acchiappafantasmi alle prese con una nuova entusiasmante avventura.
Protagonisti di questo nuovo capitolo sono i membri di una piccola famiglia composta da una madre single, Callie, ed i suoi due figli di 15 e 12 anni, Travor e Phoebe.
Dopo la morte del nonno, la famiglia, in ristrettezze economiche, eredita una fattoria piuttosto isolata e fatiscente a Summerville e decide di trasferirvi, ma saranno ben presto catapultati in una realtà piuttosto insolita. Nella cittadina, infatti, cominciano a verificarsi dei fenomeni strani rilevati dal professore e scenziato Gary Grooberson e da Podcast, coetano di Phoebe, che fa la sua conoscenza durante un corso scolastico estivo. I fenomeni paranormali riguardavano piccole scosse continue ed inspiegabili e che non erano collegabili a nessun movimento sismico.
Un giorno Phoebe ritrova nella fattoria un insolito marchingegno appartenuto al nonno, un rilevatore di energia psicocinetica, ovvero, secondo il professor Grooberson, una copia perfetta di un macchinario usato come trappola per i fantasmi e, convinto che le scosse siano riconducibili non ad effetti naturali ma, al contrario, a fenomeni paranormali, racconta alla ragazza di come New York, invasa anni prima dagli spiriti, sia stata salvata dal team degli Acchiappafantasmi.
Quella che credevano essere una trappola per fantasmi, si rivela essere tutt’altro che una copia e infatti Travor e Phoebe, sulla scia di un passato a loro sconosciuto fino a quel momento, si diletteranno nella caccia ai fantasmi per salvare la cittadina di Summerville da questi fenomeni paranormali.
I personaggi principali di Ghostbusters legacy
In questo ultimo capitolo della saga ufficiale di Ghostbusters i protagonisti principali sono interpretati da Carrie Coon, nelle vesti della madre single dei due adolescenti Phoebe e Trevor, rispettivamente Mkenna Grace e Finn Wolfhard, quest’ultimo già noto al grande schermo per aver interpretato il ruolo di Mike Wheeler nella famosa serie Stranger Things.
Ad accompagnare i personaggi principali ci sono il professor Grooberson, interpretato da Paul Rudd, già presente, nelle vesti di bambino, nel primo capitolo della saga Ghostbusters e Podcast, l’amico coetano di Phoebe, interpretato dal giovane Logan Kim.
Nuovi effetti speciali ma anche effetto nostalgia
Il nuovo film Ghostbuster, seppur cercando di trovare il filo conduttore con i primi capitoli della saga, ha sicuramente “ceduto” all’innovazione degli effetti speciali che si distaccano completamente con quelli più basilari degl’anni ’80.
Le avventure degli Acchiappafantasmi, per la prima volta, non sono ambientate a New York; questa volta lo sfondo, che da vita ad una serie di innovativi effetti speciali, riguarda le classiche cittadine “sperdute” nella vastità del territorio statunitense e che, nella storia del cinema, hanno sempre dato un ottimo spunto per ambientazioni di eventi che sfociano poi nel fantastico.
Sin dagli anni ’80, i ghostbusters si sono sempre imbattuti con l’aldilà, il luogo esclusivo da cui provenivano i “nemici”; nell’ultimo film, questa dimensione è presente in diverse varianti con un crescendo di effetti speciali che lasciano lo spettatore affascinato e anch’esso “catturato” quasi fosse un fantasma.
I legami che possiamo trovare con i primi film della saga riguardano soprattutto l’antagonista, Gozer, presente anche in quest’ultima pellicola, ma in una versione completamente rivisitata, anche dal digitale.
Un film che ha di base fenomeni paranormali, risente necessariamente della “contaminazione” da effetti speciali, sempre presenti in molte scene del film, che hanno il fine ultimo di proiettare lo spettatore in un spettacolo visivo inedito, mai visto prima, soprattutto nei precedenti capitoli.
Dalle inquadrature al montaggio, dalla fotografia all’illuminotecnica, tutti dettagli che concorrono a rendere visivamente irresistibile queste avventure, senza però lasciare un pizzico di nostalgia verso il passato.
Anche se il film ha potuto contare della regia di tutto rispetto di Jason Reitman, figlio di Ivan Reitman e regista originale dei primi due capitoli, e che abbia cercato di tramandare il più possibile il prezioso retaggio del padre, è inevitabile che abbia dato vita ad una versione totalmente inedita di questa nuova generazione di Acchiappafantasmi.
Ghostbusters-Legacy, infatti, riflette il desiderio di praticare un passaggio di testimone che unisse vecchie e nuove generazioni, giocando molto sulla nostalgia, senza però cadere nell’errore di creare una sorta di remake, anzichè un sequel.
Sono presenti, infatti, dopo trent’anni dall’uscita del primo film, i membri del cast originale composto da Bill Murray, Dan Aykord, Ernie Hudson, Sigourney Weaver ed Annie Potts.
Il film vuole anche essere un tributo al compianto Harold Ramis, unico attore scomparso del cast originale, che ritroviamo proprio nel finale del film e che evoca, in versione spiritica, il fantasma del suo personaggio originale, Egon Spengler, il nonno defunto e mai conosciuto di Travor e Phoebe.
Questo è stato possibile, ancora una volta, grazie alle nuove tecnologie e che hanno dato modo all’attore Bob Gunton di interpretare il personaggio di Egon senza mai essere ripreso in volto. Solo nelle scene finali la sua faccia sarà sostituita con quella di Harold Ramis, arrivando al culmine di una nostalgia che ha però il pregio di non rimanere radicata ai ricordi passati, ma trova ulteriori spunti per aprire la strada a nuove storie ed avventure.